Anno 1996, Gran Bretagna. Dimenticate la trama di Harry Potter come la conoscevate, siete appena entrati in un mondo parallelo che poco ha a che fare con le vicende di cui siete informati. La verità è che Harry Potter è un normalissimo studente Grifondoro, non è più famoso di quanto non sia il suo compagno di stanza o il ragazzo che siede al secondo banco della fila centrale. Lord Voldemort è misteriosamente scomparso dopo l’attacco del 31 ottobre 1981 a Godric’s Hollow, non si sa che fine abbia fatto, si sa solo che i Potter si salvarono per miracolo. I suoi fedeli Mangiamorte si diedero alla macchia quella stessa sera, nascosti nell’ombra, dietro la loro fedele maschera, in attesa del momento giusto per far risorgere il loro Signore. Il mondo della magia ignora la verità, frammentato in due fazioni: chi teme un possibile ritorno dell’Oscuro Signore, e chi invece spera in un futuro migliore, convinto dell’effettivo decesso di Lord Voldemort.
Hogwarts. La scuola di magia del Regno Unito è rimasta immutata in tutti questi anni. ★
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› since 11.09.2011 benvenuti su amortentia gdr. Un gdr semplice, senza troppe cose contorte, su cui spassarsela allegramente. Unitevi a noi ed entrate nel magico mondo di Harry Potter e lasciatevi trasportare dalla fantasia.
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"Mi travolgi come un'ondata. Mi rapisci come un uragano. Mi scotti come il Sole di agosto. Mi colpisci come il vento gelido della notte."
Silenzio, tranquillità, un senso di pace che solo il paesaggio britannico alle prime luci dell’alba poteva infondere, quando il clima freddo dell’inverno punge la pelle come uno spillo. Hogwarts era immersa in quella candida pace anche quella mattina, e la neve pura e bianca contornava quel paesaggio magico e incantato ricordando le pennellate che un artista infonde alla sua tela alla ricerca di quel dettaglio impercettibile ma essenziale, senza cui ogni altro colpo di pittura, di pennello, sarebbe inutile, sprecato. L’infinita tela della Terra che ospitava la scuola di Magia della Gran Bretagna, all’indomani del tanto chiacchierato Ballo d’Inverno, si presentava come l’ambientazione di una favola babbana in cui questo mondo e quello magico potevano incontrarsi in una danza alla pari, condotta dall’uno quanto dall’altro, nella magia della natura e di quell’arte spennellata con naturalezza da Madre Natura. I corridoi del castello erano isolati, le grandi aule ancora buie e chiuse a chiave, nulla nell’aria avrebbe mai potuto far presagire gli orrori che... to be continued...
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